Uno dei motivi per cui la Medicina Esogetica messa a punto da Peter Mandel è così precisa nel definire le interazioni all’interno della triade corpo-mente-spirito è l’utilizzo di un metodo diagnostico energetico che si rifà all’effetto Kirlian.
La fotografia Kirlian offre la possibilità di osservare i cambiamenti sottili nel flusso dell’energia in relazione al nostro stato di benessere fisico, psicologico ed emozionale.
Tutto parte dall’idea che ogni manifestazione sintomatica si sviluppa prima a livello sottile. Per intenderci, un cambiamento del flusso energetico, che viene stimolato da un evento stressante o traumatico, si esprime prima con un cambiamento psicologico nel soggetto, che sarà gradualmente accompagnato da un’alterazione biochimica. Da questo punto in poi, questi stessi cambiamenti, se non viene regolato il flusso dell’energia e dell’informazione, potrebbero sfociare in un sintomo acuto o cronico.
Va subito detto che questo metodo diagnostico non sostituisce in alcun modo gli esami medici e i test di laboratorio; allo stesso tempo, però, è un approccio capace di mostrare un ampio quadro di quello che è lo stato energetico del soggetto e dei blocchi a cui soggiace. Una volta che questi vengono individuati, diventa facile intervenire con dei trattamenti mirati di cromopuntura per regolarli. Di sicuro si tratta di uno strumento unico nel suo genere, per individuare precocemente condizioni che potrebbero degenerare. Un cambiamento nella materia è infatti sempre preceduto da un cambiamento nel flusso energetico. Questo rende la diagnosi energetica D.E.P.T. un ottimo strumento di prevenzione. La foto è in grado di fornire anche delle rivelazioni affascinanti su eventuali disturbi a livello psico-spirituale, correlati con la situazione fisica.
La fotografia Kirlian oggi non è così diffusa, nonostante sia stata scoperta nei primi decenni del secolo scorso, in Russia. Furono Semyon e Valentina Kirlian a perfezionare questo metodo in grado di catturare l’emissione di luce dal nostro corpo, esponendolo ad un campo elettromagnetico ad alta velocità. I due notarono subito come le emissioni cambiassero a seconda degli stimoli ambientali cui veniva sottoposto un soggetto, ma non furono in grado di codificarle. Quando ormai tutti avevano perso interesse in merito, tra la fine degli anni 70 e i primi 80 del secolo scorso Peter Mandel, basandosi sugli studi condotti dal biofisico tedesco Fritz-Albert Popp sui biofotoni e rifacendosi alla medicina cinese, riuscì a decifrare i segni che comparivano sulle foto Kirlian. Durante anni di studi e di esperimenti, Mandel ha messo a punto un dispositivo che cattura nello stesso istante l’emissione energetica dei polpastrelli delle mani prima e delle dita dei piedi subito dopo, superando le difficoltà di replica dei risultati che erano stati riscontrati in precedenza.
Si parte dal presupposto che ogni meridiano dell’agopuntura finisce e/o inizia in una delle dita delle mani e/o dei piedi.
L’ETD Bioscan sfrutta la pellicola fotografica, che viene esposta alla luce emessa dal soggetto. All’interno della macchina si trova una piastra metallica collegata attraverso un cavo ad un dispositivo che genera impulsi elettromagnetici ad alto voltaggio. Sopra alla piastra è posizionato uno strato ulteriore protettivo, costituito da una lastra speciale di vetro. Si posiziona la carta fotografica sul vetro e le dita del soggetto vengono appoggiate su di essa. Premendo un pulsante, il soggetto viene esposto ad un campo elettromagnetico ad alto voltaggio, senza ricevere alcuna scossa. È a quel punto che gli elettroni sulle dita entrano in uno stato di eccitazione e iniziano a muoversi. Mentre lo fanno, viene emessa una piccola quantità di luce. Questa luce si imprime sulla pellicola e dà forma alla fotografia.
In base al tipo di irradiazione che ne risulta, è possibile fare dei ragionamenti sullo stato energetico della persona e individuare un protocollo terapeutico personalizzato e mirato per ripristinare l’equilibrio dove sono presenti dei blocchi. La topografia messa a punto da Peter Mandel permette infatti di riconoscere in modo estremamente preciso cosa sta succedendo al soggetto esaminato e guida il terapista alla scelta del trattamento di cromopuntura migliore per quel particolare individuo, in quello specifico momento storico; inoltre, fornisce degli indizi chiari sull’efficacia dello stesso, visto che d’abitudine si effettuano due foto: una all’inizio della seduta e un’altra al termine.
Ciò che rende questo sistema unico è la possibilità di individuare anche i blocchi energetici che si sono formati nella persona a causa di un trauma del passato, riuscendo anche a risalire al momento preciso in cui questo si è verificato. Possono esserci dei blocchi prenatali, altri che si sono formati alla nascita e altri ancora nel periodo dell’infanzia. Si possono individuare persino eventuali traumi atavici, tramandati al soggetto attraverso intere generazioni. Traumi irrisolti che, anche dopo anni, possono creare un disturbo nel sistema energetico e condizionare una persona, che ripeterà degli schemi analoghi inconsapevolmente e per il resto della vita, nel disperato tentativo di arrivare ad una risoluzione.
Individuare con una tale precisione tutti questi dati apre finalmente la strada ad un’ampia gamma di possibilità di intervento, che ha come scopo quello di liberare la persona dal peso dei conflitti passati, permettendole di riappropriarsi della propria vita, di guardarla con occhi nuovi e di imparare a goderne nelle sue sfumature migliori.
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